In viaggio sul treno della memoria

REPUBBLICA
Seicento studenti milanesi ad Aushwitz, per non dimenticare
La maggior parte dei ragazzi dorme. Solo nella carrozza ristorante una cinquantina di studenti suona e canta. Una fisarmonica, due borghi, due chitarre e un violino. L’atmosfera è calda e spensierata, accogliente.